L’alloro, che si fregia dell’epiteto nobile per antica tradizione e ne conserva ancora traccia nell’appellativo tassonomico (Laurus nobilis), è una pianta sempreverde europea appartenente alla famiglia delle Lauraceae. Sebbene, a livello spontaneo, abbia origini mediterranee, ha raggiunto una vasta diffusione attraverso la coltura e, oggi, lo si trova anche in territori remoti dalla macchia. Le sue foglie coriacee e lucide, nella parte superiore, sono intensamente aromatiche. Fiorisce ad aprile e produce un frutto particolare, chiamato drupa, che matura in inverno.

Commestibile e ampiamente utilizzato in ambito culinario, l’alloro è dotato di una spiccata versatilità, tanto da essere sempre stato considerato una sorta di panacea, a livello popolare. Diversi studi scientifici condotti sulla composizione chimica delle foglie e dei frutti di questo nobile albero hanno, in effetti, dimostrato la presenza di numerosi composti bioattivi tra cui terpenoidi, antocianine e altri tipi di flavonoidi. Per questo, esso viene usato anche come medicinale e in ambito cosmetico.